giovedì 3 febbraio 2011

Il mondo come volontà e rappresentazione_Soggetto ed oggetto

Noi non siamo partiti né dall' oggetto né dal soggetto, bensì dalla rappresentazione che li contiene e li presuppone entrambi, essendo la separazione in oggetto e soggetto la forma prima più generale e più essenziale d'ogni altra rappresentazione. Noi, perciò, abbiamo trattato dapprima questa forma come tale, e in seguito le forme subordinate dello spazio, del tempo e della causalità. Questa forme appartengono unicamente all'oggetto; ma siccome sono essenziali all'oggetto come tale possono essere derivate anche dal soggetto, e venire conosciute a priori; ed in questo senso si devono ritenere come il limite comune e dell'oggetto e del soggetto. Tutte queste forme, però, possono ricondursi ad un'unica espressione comune; al principio di ragione.
Questa maniera di procedere è il carattere che distingue assolutamente il mio sistema da tutti gli altri tentativi  filosofici venuti sinora alla luce; questi partivano o dall'oggetto o dal soggetto, e cercavano poi di spiegare l'uno per mezzo dell'altro, fondandosi sul principio di ragione:io, invece, sottraggo all'autorità di questo principio la relazione tra oggetto e soggetto, non lasciandole che l'oggetto.
.............................................................................................................
I sistemi che partono dall'oggetto hanno sempre come problema il mondo intuitivo e le sue leggi: tuttavia, l'oggetto che prendono a punto di partenza non è sempre il mondo o la materia che ne è il principio primo; si può fare, piuttosto, una classificazione di questi sistemi secondo le quattro categorie di oggetti da me distinte nella dissertazione introduttiva. Si possono così ritenere partiti dalla prima delle quattro classi, e cioè dal mondo reale: Talete e la scuola ionica, Democrito, Epicuro, Giordano Bruno ed i materialisti francesi.
.............................................................................................................
Ora, l'evidente assurdità del materialismo è confermata da un'altra verità: che nessuna scienza propriamente detta (nessun sistema di conoscenza diretto dal principio di ragione) può raggiungere un risultato finale, né dare una spiegazione integramente soddisfacente; e ciò per la ragione che la scienza non può cogliere l'intima essenza del mondo, né oltrepassare la rappresentazione: la scienza, in fondo, non fa che darci relazioni tra rappresentazioni.
Ogni scienza parte da due dati fondamentali. Uno è sempre il principio di ragione in qualcuna delle sue forme, e serve da organo; l'altro è l'oggetto speciale, e costituisce il problema.


Tratto da "Il mondo come volontà e rappresentazione"

Nessun commento:

Posta un commento