lunedì 28 febbraio 2011

Elogio della follia_I vescovi

I VESCOVI


Già da un pezzo i sommi pontefici, i cardinali ed i vescovi emulano, addirittura superandolo, il genere di vita dei principi. Certo, se ognuno riflettesse sul significato della veste di lino, splendente del niveo candore, simbolo d'una vita senza macchia; sul significato della mitra a due punte riunite in un solo nodo, ad indicare una perfetta conoscenza del Vecchio e del Nuovo Testamento; o delle mani coperte dai guanti, segno della purezza, immune da ogni umano cedimento, con cui vengono somministrati i sacramenti; se si chiedesse che vuol dire il pastorale, simbolo della cura estrema con cui si veglia sul proprio gregge o che cosa la croce portata innanzi, ad indicare la vittoria su tutte le umane passioni; ebbene, io dico, se uno riflettesse su queste cose, e su altre del genere, che vita sarebbe la sua, piena di malinconie e di affanni! Invece se la godono, pascendo se stessi, e la cura del gregge, o la rimettono a Cristo medesimo, o la scaricano su coloro che chiamano fratello o vicari. Non si ricordano del loro titolo né del significato del loro nome di vescovi; vescovo vuol dire fatica, cura, sollecitudine. Invece, fanno i guardiani per arraffare denaro ed in questo sono sempre vigili.




Tratto da "Elogio della follia", Erasmo da Rotterdam

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