domenica 9 gennaio 2011

il mondo come volontà e rappresentazione

"Il correlato soggettivo della materia o della causalità ( i due concetti sono equivalenti) è l'intelletto, il quale non è nulla di più. Conoscere la causalità: ecco l'unica sua funzione, la sua unica potenza; ma questa potenza è grande: abbraccia un vasto orizzonte ed ha innumerevoli applicazioni, quantunque non si possa disconoscere l'identità fondamentale di tutte le sue estrinsecazioni. viceversa, ogni causalità , ogni materia, e, quindi, ogni realtà, non esiste che per l'intelletto, in virtù dell'intelletto, e nell'intelletto. La prima, la più semplice, la continua funzione dell'intelletto , è l'intuizione del mondo reale, la quale consiste unicamente nel conoscere la causa dell'effetto: quindi ogni intuizione è intellettuale. Ad una tale intuizione noi mai, però, potremmo pervenire, se non avessimo la conoscenza di un'azione immediata come punto di partenza. Tale è l'azione sui corpi animati:  oggetti immediati del soggetto, son questi gli intermediari dell'intuizione di ogni altro oggetto. Le modificazioni che ogni corpo animato subisce sono immediatamente conosciute, cioè sentite, e non appena questo effetto viene riferito alla sua causa, ha origine l'intuizione di quest'ultima come oggetto. Quest'opera di riferimento non è una conclusione dedotta da concetti astratti; non avviene mediante un processo di riflessione né per arbitrio, ma è un fatto immediato, necessario, sicuro. E' l'atto conoscitivo dell'intelletto puro, atto senza il quale non ci sarebbe mai un'intuizione......"


........"Ciò che riusciamo ad avvertire mediante l'occhio, l'orecchio, la mano, non è intuizione, ma un suo semplice dato. Solo dopo che l'intelletto risale dall'effetto alla causa, può apparire il mondo, esteso come un'intuizione nello spazio, mutevole secondo la forma, permanente ed eterno in quanto materia; equivalente di attività. Il mondo quale rappresentazione esiste soltanto mediante l'intelletto, e non esiste che per l'intelletto."

tratto da "Il mondo come volontà e rappresentazione"

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